Sguardo spento, borse sotto gli occhi, sopracciglio cadente e zampe di gallina: sono questi alcuni dei difetti estetici più comuni che riguardano una delle zone più importanti che conferisce espressività al nostro volto: gli occhi.
Con il passare del tempo, infatti, la pelle perde tono facendo apparire rughe e avvallamenti che appesantiscono il viso.
Per recuperare la freschezza naturale di un viso giovane la Medicina Estetica Iniettiva offre diverse soluzioni in grado di riaprire lo sguardo, facendoci tornare più giovani sia nell’aspetto, sia nell’animo.
Sai cos’ è il filler alle tempie?
Infossamento delle tempie: perché correggerlo
I primi segni di invecchiamento si manifestano già a partire dai 30 anni: l’arcata sopraccigliare si abbassa, la palpebra superiore diventa pesante, l’area perioculare inferiore si segna dando origine ad un solco tra occhi e naso chiamato tear trough.
Una zona del viso a cui non si presta particolare attenzione ma che gioca un ruolo importante è quella temporale.
L’infossamento delle tempie non è altro che la perdita di tono dei tessuti della zona temporale, cosa che porta al fenomeno detto di “scheletrizzazione temporale”.
A seguito di questa perdita di tono il volto, e nello specifico la regione detta del terzo medio (parte media del volto), subisce un cambiamento che conferisce un aspetto stanco, rattristato e invecchiato.
La soluzione? Il filler alle tempie.
Tempie scavate: i principali rimedi
Con l’età o con un dimagrimento anche le tempie cambiano forma, si svuotano e si scheletrizzano, causando cedimenti e appesantimenti che gravano sugli occhi e creano ombre antiestetiche che modificano lo sguardo.
Se si desidera un lifting del viso senza bisturi, che offra un risultato naturale e non dia un’espressione che appare “congelata”, nei miei studi di Catania e Milano propongo procedure anti-cedimento che vanno ad aprire lo sguardo e danno tono ai tessuti della zona perioculare e temporale.
Tra queste procedure il filler alle tempie e alle aree altezza tempie come le sopracciglia è sicuramente tra i trattamenti che offrono i risultati migliori.
Sebbene alla base lo strumento utilizzato per rimodellare le aree del volto sia l’acido ialuronico, è la conoscenza profonda ed evoluta delle tecniche con le quali questa sostanza viene iniettata, a dare risultati diversi e adeguati alle caratteristiche del viso del paziente.
Gli strumenti che vengono utilizzati sono due: ago e cannula.
In entrambi i casi ci troviamo di fronte ad interventi poco invasivi e indolori.
Acido ialuronico alle tempie: le principali tecniche
Alla base del filler alle tempie vi è una sostanza molto nota: l’acido ialuronico.
L’acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi. Si tratta quindi di una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo e biocompatibile. Cosa significa ciò? Che il suo utilizzo è assolutamente sicuro.
1. Lifting delle tempie non chirurgico
Il cosiddetto lifting delle tempie non chirurgico è una tecnica che prevede l’inserimento del filler di acido ialuronico alle tempie con una micro-cannula, dall’area alta dello zigomo laterale, fino alla parte posteriore delle tempie (oltre la linea dei capelli).
Il filler ben posizionato crea uno scorrimento della pelle sopra i tessuti profondi, tirando tutto verso l’alto.
La procedura è miracolosa quando crea una benefica trazione sulle linee dell’occhio e sulle aree più basse del viso, sull’angolo dello zigomo, sulla linea mandibolare, eliminando la cosiddetta “ruga della marionetta”.
I lineamenti del viso saranno quindi più definiti e armoniosi.
Sebbene la cannula possa suscitare timore, è bene precisare che questo tipo di procedura non crea traumi.
2. Lifting del sopracciglio
Il sopracciglio, scivolando verso il basso, appesantisce lo sguardo andando a “schiacciare” la palpebra superiore.
Una tecnica spesso associata al lifting temporale non chirurgico e utilizzata sui volti più svuotati, è del lifting del sopracciglio.
La tecnica prevede un ago in un unico bolo di filler iniettato direttamente nella fossa temporale ed è il metodo più evoluto ed efficace per risollevare il sopracciglio e ringiovanire immediatamente la palpebra superiore.
3. Cantopessi del sopracciglio
La tecnica della cantopessi con ago in unico bolo si usa per correggere quelli che, comunemente, sono definiti “occhi all’ingiù”.
In questi casi il filler viene iniettato in profondità sull’angolo esterno del sopracciglio, sollevando il corrispondente angolo dell’occhio.
Questa tecnica viene spesso utilizzata insieme alle precedenti metodiche per casi più gravi o come unica soluzione per occhi giovani ma dalla forma “all’ingiù”.
Ringiovanimento dello sguardo: sentirsi meglio con sé stessi
Gli inestetismi causati dalla perdita di tono non hanno esclusivamente ripercussioni estetiche: il nostro aspetto influenza anche il nostro animo.
Vivere bene con il proprio corpo è indispensabile per star bene con noi stessi e con gli altri.
Grazie alle metodiche iniettive della zona temporale e delle aree altezza tempie possiamo ottenere un aspetto fresco e giovane senza ricorrere al bisturi.
A differenza del semplice riempimento delle rughe che non fa altro che incrementare il volume e dare una proiezione in avanti innaturale e dall’effetto gonfio, il filler applicato con le tecniche viste sopra, ridona naturale giovinezza al viso.
Prima/dopo filler tempie
Milena Castorina, medico estetico a Catania e Milano
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