L’attenzione al proprio aspetto esteriore è un bisogno innato sia nell’uomo sia nella donna sin dall’antichità.
Sono infatti numerose le testimonianze di pratiche estetiche e cosmetiche che ci giungono sin dai tempi antichi.
La differenza sostanziale con i giorni nostri è che mentre prima un qualsiasi difetto del viso o del corpo poteva diventare fonte di disagio, ma non esistevano strumenti e terapie mirate per risolverlo, con il passare degli anni la scienza ha compiuto notevoli passi avanti in questo senso, ed inoltre l’attenzione alla relazione tra l’aspetto fisico e l’aspetto psichico, nell’approccio clinico, è diventata sempre più importante.
Oggigiorno, infatti, prima di qualsiasi intervento, non dovrebbe essere valutato solo l’inestetismo in sé, ma soprattutto il disagio che questo crea con la propria immagine e di conseguenza anche nei rapporti sociali.
La branca più specialistica, dalla scienza medica, per migliorare il rapporto tra l’aspetto fisico e l’aspetto psichico è proprio la Medicina Estetica.
Come nasce la Medicina Estetica?
Nel 1973 a Parigi il medico endocrinologo Jean Jacques Legrand affianca per la prima volta la parola medicina all’appellativo estetica.
Questa associazione del medico parigino partiva dall’intuizione che l’uomo è sano quando è in armonia sia con la propria dimensione fisica sia con quella mentale.
Con l’appellativo “estetica” Jean Jaques Legrand si riferiva ad una branca volta non solo alla correzione degli inestetismi in sé, ma anche mirata alla realizzazione di uno stato di benessere psico-fisico integrato.
L’evoluzione della Medicina Estetica
Nella seconda metà degli anni Ottanta, la Medicina Estetica va sempre più in direzione della prevenzione: oltre ad occuparsi del difetto in sé, il suo ruolo diventa anche quello di indicare lo stile di vita più consono, utile a prevenire la formazione del difetto stesso.
Seguendo l’excursus, diventa estremamente riduttivo considerare la Medicina Estetica una branca dedicata esclusivamente alla correzione estetica: il suo più nobile obiettivo è il raggiungimento di un’armonia psico-fisica adeguata alla propria età, che consenta di vivere una vita più serena e in pace con la propria immagine.
Riuscire a guardare sé stessi riflessi allo specchio con il sorriso.
Qual è il vero ruolo della Medicina Estetica?
Come contraddire l’interrelazione tra aspetto fisico e psichico?
Quante volte ci sentiamo insoddisfatti del nostro aspetto fisico da non riuscire a vedere oltre quel difetto.
Nella mia pratica clinica da Medico Estetico esperto nella ricostruzione del volto, molto spesso, ho potuto constatare che il disagio più grande che un qualsiasi difetto può procurare, non è solo esteriore ma principalmente interiore.
Per fortuna, chi come me si occupa esclusivamente di volto, è molto attento ai dettagli e alla relazione tra il difetto fisico e il disagio emozionale.
Risolvere il difetto fisico non deve essere vissuto solo come futile vanità, ma molto spesso sarà uno dei modi che potrà migliorare la consapevolezza di sé e della propria autostima.
Come può aiutarti la Medicina Estetica a migliorare la relazione con il tuo io?
La Medicina Estetica è quindi una branca non così futile come tanti medici e non, la vorrebbero far apparire, soprattutto banalizzando le procedure più richieste, e ancor peggio proponendole a prezzi stracciati, con il risultato di alterare i connotati e le proporzioni contro natura.
Gli errori della così diffusa, chiamiamola, “faciloneria” d’approccio alla Medicina Estetica, hanno come risultato quello di terrorizzare chi invece potrebbe ricevere un miglioramento sulla propria qualità di vita.
Il bravo Medico Estetico, pur seguendo i desideri del paziente, deve rendere informato il paziente, fino alla noia, sui pericoli e gli inconvenienti delle diverse pratiche di Medicina Estetica e soprattutto su quelle più conosciute e richieste.
È bene altresì dire che se la pulsione a migliorare uno o più difetti viene spinta dalla ricerca ossessiva verso la perfezione, questo da bisogno legittimo, può diventare una patologia ossessiva, che va prima curata in altro modo.
Perseguire la perfezione dei lineamenti, anche contro natura e le leggi del tempo può nuocere alla psiche e anche all’aspetto che si ridicolizza, e invece di creare una forma di felicità raggiunge esattamente il contrario, ovvero la continua insoddisfazione.
Il vero obiettivo della Medicina Estetica che propongo nei miei studi, non è l’estremizzazione dei volumi ma altresì essere più gradevoli, o aggraziando un difetto nei più giovani , o alleggerendo gli inestetismi dell’età. Poter correggere un difetto percepito come un disagio ci rende più sicuri.
In questi casi la Medicina Estetica soprattutto quella ricostruttiva del volto è preziosa: migliora, ringiovanisce, permette di godere la vita con più ottimismo e più a lungo, con un aspetto più dignitoso, potremmo dire.. invecchiando meno e meglio.
Milena Castorina, medico estetico a Catania e Milano
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