I pregiudizi sulla Medicina Estetica creano paura e tabù a molte persone.
Già alla prima visita molti pazienti manifestano la necessità del “non si deve vedere” oppure “il mio compagno/a non se ne deve accorgere”.
La grande maggioranza esprime il timore, legittimo, di ritrovarsi con un aspetto alterato o peggio rifatto.
Perché questo avviene?
I modelli più riconosciuti, quando si parla di Medicina Estetica, sono le tante donne e uomini alterati dagli interventi non invasivi.
I personaggi dello spettacolo sono diventati icone della malpractice.
La mancanza di conoscenza specialistica allontana molti, anche quei possibili pazienti che desiderano curare il proprio volto, ma non hanno il coraggio di superare l’idea che il risultato del trattamento possa peggiorare la propria naturalezza.
In realtà la Medicina Estetica del volto si è evoluta, diventando un’esigenza clinica importante per migliorare o mantenere i propri lineamenti, restituendo senza appesantire, in maniera coerente all’età.
Le sette regole d’oro della Medicina Estetica della Dottoressa Milena Castorina
L’offerta che riesco a dare nelle mie cliniche di Catania e Milano è paragonabile ad un lifting chirurgico ma, il risultato senza chirurgia, è più sofisticato, è quel miglioramento che c’è ma non si vede cosa è stato fatto.
Generalmente chi si rivolge a noi sa cosa vuole ma neanche immagina cosa potrà ottenere, intimoriti dalla negligenza dei tanti visi che si vedono in giro.
Ecco il manifesto delle sette regole d’oro della Medicina Estetica. Quella che viene praticata presso le mie cliniche, attraverso le tecniche più innovative e gli strumenti più avanzati, è una Medicina Estetica che non ti aspetti ne di sentire durante la visita ne di vedere in giro.
1. INTERVENTI NON CHIRURGICI SU MISURA
Ogni viso è unico e tale deve rimanere.
L’esperienza e una profonda conoscenza del tipo di interventi da praticare sono fondamentali per valorizzare senza alterare, per restituire un’espressione più bella, naturale e riposata.
Per ottenere i risultati promessi, oltre alla fine destrezza fine dei singoli interventi, sono necessari:
- un occhio artistico,
- un gusto raffinato che riesce a esaltare la bellezza di un lineamento o il fascino di un’espressione.
2. GESTIRE IL TEMPO CON GARBO
Fermare il tempo è impossibile. Non esistono miracoli per fermarlo.
Chi lo promette attraverso interventi di Medicina Estetica crea l’illusione che si traduce in gonfiore diffuso permanente, che anziché ringiovanire, appesantisce i lineamenti e invecchia l’espressione.
Filler e botulino devono restituire non aggiungere, perché solo il ripristino dei volumi di per sé non può ringiovanire.
Una buona pratica di Medicina Estetica del volto deve puntare a migliorare i difetti delle singole aree, gradualmente, puntura dopo puntura, per abbellire deve restituire un’armonia consona all’età.
3. MANTENERE IL CAPITALE UMANO
La giovinezza e la bellezza di ognuno sono capitali assolutamente da non disperdere.
Ecco perché sempre più interventi del volto sono consigliabili in una fase di età in cui i difetti sono pochi, così saranno pochi anche gli interventi per correggerli.
Con l’avanzare dell’età il capitale che ognuno possiede da giovane si comincia a dissipare e per recuperarlo sarà necessario un maggiore investimento di tempo e denaro.
La Medicina Estetica del volto iniziata con la correzione dei primi difetti richiede meno interventi nel tempo.
4. ANCHE L’IMPERFEZIONE È PERFETTA
Anche i visi belli a guardarli nel dettaglio presentano imperfezioni, cosa li rende allora così belli? È l’armonia delle singole parti, quell’armonia che nell’arte, o nell’architettura viene definita “proporzione divina”.
Quando si riposizionano i tessuti del volto con gli iniettabili (filler e botulino), ognuno dei singoli interventi segue linee guida che corrispondono a un programma, progettato immaginando di restituire l’equilibrio perso o mai avuto.
Sarà l’armonia e non la perfezione a rendere ogni volto più attraente. Filler e botulino devono restituire non aggiungere.
5. LA VOCAZIONE
Si parte dalla vocazione, un’inclinazione naturale a esercitare una professione che diventa progetto di vita, qualcosa da capire prima e realizzare dopo, che in seguito porta a scegliere con cura i propri strumenti, i propri attrezzi da lavoro (filler e botulino).
È la voglia di innovazione che mi guida a varcare i confini, al servizio della ricerca e del sapere per migliorare e continuare a crescere in tutte le procedure che applichiamo nelle nostre cliniche, sia per il viso sia per il corpo.
Lo studio di progetti sempre più rivolti allo sviluppo ci permette di proporre costantemente nuovi modelli di cure ambulatoriali.
6. L’ETICA DELL’ESTETICA
Una lunga esperienza mi ha consentito, prima di osservare, poi di innovare un settore che ha subito molti mutamenti negli ultimi decenni.
Superando i pregiudizi dei luoghi comuni, ho scelto di affidarmi alla cultura del “fare qualità” e non quantità.
La mia missione è aggiornare ogni paziente sull’importanza di raggiungere una “bellezza gentile”, che migliora, ma non si deve vedere cosa è stato fatto.
7.L’IMPORTANZA DELLA 1 VISITA
L’etimologia della parola Medico viene dal latino medicus, derivato da medeor ‘cura le malattie’, per ogni medico, la prima visita è il punto focale su cui si basa il progetto curativo.
Attraverso l’ascolto vengono acquisite informazioni che raccontano la storia e le esigenze di ogni paziente.
Con responsabilità in questo colloquio viene deciso come intraprendere il piano curativo ambulatoriale, che nelle mie cliniche sarà adeguato alle personali esigenze, rassicurante e soprattutto ricco di piacevoli sorprese.
Milena Castorina, medico estetico a Catania e Milano
L’articolo ti è sembrato interessante? Lascia un tuo commento sulla nostra pagina Facebook!