OGMedica – Clinica di Medicina Estetica -Dr. Castorina

L’acido ialuronico è un filler o una biostimolazione? Ecco tutte le risposte

L’acido ialuronico è un filler o una biostimolazione? Ecco tutte le risposte

L’acido ialuronico è molecola contenuta sia nel filler che nella biostimolazione, ed in entrambi, viene descritta, genericamente, come sostanza importante per ringiovanire il viso e la pelle: ma quale la loro differenza? E soprattutto è indifferente fare l’uno o l’altro?

Se voleste saperne di più, continuate a leggere; cercherò di fare un po’ di chiarezza.

Il vero significato di “punturina”: cosa sono esattamente

Molto spesso si sente parlare di “punturine” come qualcosa di utile a ringiovanire il viso.

È certo che l’uso del diminutivo banalizza molto le sempre più importanti, procedure mediche che utilizzano la puntura per ringiovanire il viso.

La confusione della sostanziale differenza tra pratica Medica e pratica Estetica è tale  che qualcuno parla di “punturine” fatte in casa o da estetiste saccenti, comparabile a quello che deve essere considerato  “ un vero e proprio atto medico”

Un’altra espressione molto conosciuta è “punturine di vitamine” o solo “vitamine” con il senso comune di “qualcosa che fa bene alla pelle”.

In realtà il temine “le  punturine”  viene usato per indicare, varie tecniche di Medicina Estetica che mediante l’uso di specifiche fiale, iniettate con aghi, permettono di fare arrivare sostanze funzionali e/o strutturali,  nella pelle  o sotto la pelle.

Tra i principi attivi, il più utilizzato e anche il più conosciuto è l’acido ialuronico.

 

L’Acido ialuronico è un filler o una biostimolazione?

Oggi vorrei chiarire la netta differenza dell’acido ialuronico per il filler da quello per la  biostimolazione.

L’acido ialuronico presente nei tessuti viene continuamente metabolizzato ed eliminato; pertanto, è importantissimo che l’organismo continui a sintetizzarne di nuovo per rimpiazzare quello perso.

Durante il fisiologico processo di invecchiamento, o in presenza di particolari condizioni patologiche, la produzione di acido ialuronico tende a diminuire.

La proprietà che lo rende così importante è la capacità di trattenere grandi quantità di acqua e fornire idratazione ai tessuti connettivi del corpo umano.

A seconda del tipo di trattamento e della composizione chimica, si possono distinguere due categorie di acido ialuronico:

  • il tipo lineare utilizzato per  la Biostimolazione.
  • quello reticolato (detto anche cross linkato)  come componente dei filler.

Possiamo affermare dunque che l’acido ialuronico nel filler e nella biostimolazione ha indicazioni diverse e viene iniettato in due modi differenti per ringiovanire i tessuti del volto.

A cosa serve l’acido ialuronico nel filler?

Nel filler l’ acido ialuronico si trova in forma reticolata o cross linkata, caratteristica che lo rende iniettabile sempre e solo sotto la pelle, diventando una sostanza protesica per il volto.

Viene utilmente usato per aumentare e sollevare i tessuti sottocutanei mancanti e iniettato a vari piani sottocutanei, con una funzione strutturale e di sostegno, per mantenere quelle curve che caratterizzano un viso più riposato e giovane.

A cosa serve l’acido ialuronico nella biostimolazione?

L’acido ialuronico nella biostimolazione (detta anche biorivitalizzazione o bioristrutturazione) si trova in una struttura chimica lineare, per queste caratteristiche chimiche deve essere iniettato, superficialmente, all’interno della pelle, per riuscire ad attivare i fibroblasti a produrre il collagene.

La biostimolazione con acido ialuronico è uno dei migliori modi per risvegliare la naturale produzione di collagene e, così, sviluppare la salute della pelle per mantenere elasticità, turgore e compattezza.

Le due procedure sono complementari e sinergiche, per questo molto richieste presso le cliniche OG medica di Milano e Catania.

In entrambe le sedi la medicina estetica iniettiva, la più innovativa per la cura e il rimodellamento del volto, è apprezzata e nota a tantissimi pazienti, proprio per il rigoroso approccio clinico, supportata da tutte le metodiche più all’avanguardia.

Perché filler e biostimolazione contenente acido ialuronico, vengono confusi??

I filler e le biorivitalizzazioni vengono spesso confusi perché sono entrambi procedure che richiedono l’uso degli aghi, per inoculare nel viso, su piani differenti dei tessuti, i dispositivi medici in fiale che contengono acido ialuronico.

Acido Ialuronico Filler

A cosa serve l’acido ialuronico nel filler?

L’acido ialuronico nei filler è fondamentale per ricreare la naturale impalcatura che sostiene la pelle, sollevando i lineamenti che diventano più definiti; per questo deve essere iniettato sempre sotto la pelle.

È dunque un riempitivo, e più precisamente, nelle mani di un esperto iniettore, riesce a reintegrare i tessuti sottocutanei che si sono svuotati. I filler sono vere e proprie protesi liquide. È da queste caratteristiche dei filler che il programma iniettivo di rimodellamento di tutte le aree cedute del viso viene detto “full face” o “lifting liquido”.

I fillers sono strumenti di riempimento che richiedono un’abilità manuale e una competenza maturata nel tempo, ma anche occhio e buon gusto requisito indispensabile per riuscire ad armonizzare tutte le aree più importanti del volto, in maniera armoniosa e naturale, senza gonfiare. Il risultato più bello è quello che migliora senza alterare i lineamenti.

L’acido ialuronico nei filler esiste solo per il volto?

Non dimentichiamo che esistono anche i filler di acido ialuronico macromolecolare per il corpo, fantastici per il rimodellamento della zona dei glutei.

In questa zona, anni fa, venivano inserite protesi chirurgiche, con delle complicanze molto frequenti, mentre adesso con le fiale di acido ialuronico macromolecolare, inserite sempre sotto la cute come protesi liquide stabili, si ottengono dei risultati molto naturali, con un volume che può essere aumentato in più sedute, in base ai desideri del paziente.

A cosa serve l’acido ialuronico nelle biorivitalizzazioni?

L’acido ialuronico nelle biorivitalizzazioni riattiva il numero e il funzionamento dei fibroblasti a produrre collagene.

Il liquido è più fluido rispetto al filler, e deve essere iniettato sempre all’interno della pelle, dentro il derma.

Il sistema biorivitalizzante di acido ialuronico è l’unico modo per fare riprodurre ai fibroblasti collagene e tutti gli altri componenti utili a rinvigorire il trofismo della pelle.

Perché fare le biorivitalizzazioni con l’acido ialuronico?

L’indicazione è esclusivamente curativa.

Nelle fiale, l’acido ialuronico lineare, a catena lunga e corta o ibrido, viene anche abbinato ad un mix di antiossidanti come vitamine e aminoacidi e altri oligoelementi, tutte queste sostanze permettono di apportare un meraviglioso effetto rigenerativo e riparativo a tutta la pelle.

I risultati, spesso, possono non essere apprezzati durante le prime sedute, ma saranno molto apprezzati a medio ma ancor di più a lungo termine.

I protocolli di biostimolazione devono essere programmati in maniera adeguata all’età, perché rappresenta l’unico modo per curare pelli invecchiate, fare prevenzione e mantenere la perfetta freschezza globale della pelle del viso.

C’è un’alternativa ai trattamenti con ago  per ottenere un efficace risultato anti età?  

L’acido ialuronico come biostimolante può essere portato all’interno della pelle con un sistema detto “ago virtuale”, un sistema elettromedicale di propulsione di ossigeno iperbarico puro al 99%, che spinge, fino al derma, altri principi attivi e per la maggior parte, acido ialuronico in soluzione cosmetica.

Milena Castorina, medico estetico a Catania e Milano

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